Non mangiare questa salsa di pomodoro: ecco il perché

La salsa di pomodoro identifica più concretamente una serie di prodotti concepiti per essere impiegati previa cottura, anche se al tempo stesso non solo non sono tutte uguali, e si distinguono per sotto categorie ma anche per qualità. In Italia la salsa di pomodoro rasenta la sacralità in quanto è al tempo stesso molto ricercata ma anche utilizzata.

Scegliere una buona salsa di pomodoro non è la cosa più facile del mondo, restando nel contesto alimentare e della spesa di tutti i giorni. Per questo motivo è una ottima idea ricordarsi alcuni dettagli, cosa deve essere una salsa di pomodoro e come sceglierla, evitando prodotti eccessivamene lavorati o con elementi che non sono salutari.

Affronteremo questo tema nelle prossime righe, evidenziando quali sono le tipologie di salsa di pomodoro e come distinguere una buona da una invece da evitare, cosa relativamente facile nell’atto pratico: è uno dei prodotti italiani o comunque consumati nel nostro paese dalla maggior differenziazione pratica, perchè presente in tantissime ricette.

Differenze nelle salse di pomodoro

Le principali categorie sono 3, ovvero pelati, passate e concentrato. I pelati si configurano come un prodotto inscatolato, generalmente in latta o alluminio, corrispondene a sezioni di pomodori interi privati della buccia, ha per caratteristiche una forma relativamente compatta e sono presenti i semi. Esistono varianti più o meno selezionate di questo tipo.

La passata invece viene ottenuta per l’appunto dall’opera di passare attraverso un setaccio o un apparecchio elettronico il pomodoro che viene cotto nei propri liquidi per un tempo maggiore, quindi ha un profumo ed una consistenza meno pungenti rispetto al pelatto, però ha una consistenza più fine e può adattarsi a numerose tipologie.

Il concentrato invece viene impiegato per ricette specifiche: ha una consistenza più densa ed un sapore molto più deciso ottenuto da globalmente un numero maggiore di pomodori e questi sono cotti a lungo, anche per varie ore, al fine di ottenere una sorta di pasta, da utilizzare in quantità mediamente minori.

Cose da controllare

La passata appare esteticamente più facile da controllare essendo spesso presente in contenitori di vetro, in questo caso è importante che il contenuto sia omogeneo, senza tracce più scure o chiare, che possono tradire un filtraggio ed una selezione non perfette. Poi è essenziale controllare la presenza di tappi o sezioni danneggiate.

Importantissimo conrollare l’etichetta: scegliere prodotti leggermente più costosi ma che provengono da coltivazioni italiane o comunque europee in quanto maggiormente sottoposte a controlli di sicurezza è una ottima norma generalizzata da seguire, sia per garantire un prodotto migliore ma anche a maggior tutela di aziende, lavoratori ed anche consumatori di conseguenza.

L’etichetta evidenzia tutto questo, in particolare controllare la presenza di sale che può essere riportato anche sotto forma di sodio, come elemento conservante ma che non deve essere presene in quantità eccessive in quanto può essere compromettente per la nostra salute. Il limite dovrebbe essere pari a 5 grammi di sale per ogni 100 grammi di prodotto.

I prodotti “sbagliati”

In Italia esistono numerosissime aziende che hanno una grande tradizione oltre a tante altre che appaiono apparentemene nuove. A dispetto di ciò che si può pensare, non per forza i brand più famosi sono quelli effettivamente migliori al 100 % per qualità di lavoro e prodotti impiegati. I pomodori mantengono un costo relativamente alla portata.

Questo però aumenta la concorrenza, quindi tiene i prezzi realtivamente bassi ma causa anche una maggior necessità di responsabilizzazione, ed è normale indirizzarsi quasi impulsivamente dove il prodotto ci sembra migliore ad un costo concorrenziale. Per questo imparare a riconoscere le etichette, dove sono obbligatoriamente presenti tutti i dettagli è importante.

In senso generale la salsa di pomodoro non può avere un contesto eccessivamente elevato di elementi, spicca il sale, l’acido citrico (non sempre presente) e basta. Una buona passata / pelata / forma di concentrato deve mantenere un contenuto “semplice” per la maggior parte dei casi alrimenti siamo di fronte ad un prodotto di scarsa qualità.

Scadenza e conservanti

E’ consentito anche l’utilizzo dell’acido citrico che serve sia a garantire una buona conservabilità del prodotto ma anche per accentuarne il sapore, come per il sale però pur essendo “consentito” un utilizzo non eccessivo. Meglio scegliere un prodotto che presenti non più del 4 % in termini di contenuto di acido citrico per ogni forma di salsa di pomodoro.

Importante valutare la scadenza, che è riportata in sigle. Ogni anno infatti viene definito da una lettera che per il 2024 è la lettera G, a questa segue un numero. Ad esempio 101 identifica che il prodotto è stato realizzato nel 101esimo giorno di questo specifico anno, quindi conviene scegliere prodotti dalla numerazione più alta.

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