La mortadella fa bene? Ecco la marca che fa bene al cuore e al colesterolo

Quando ci si approccia al consumo di salumi, si sente dire tutto e il contrario di tutto. Questo alto numero di informazioni porta, comprensibilmente, ad avere dubbi nel momento in cui si sceglie cosa mettere in tavola e a chiedersi, per esempio, se la mortadella fa bene. Prima cosa da dire: rivolgiti a un nutrizionista specializzato, in modo da farti stilare un piano alimentare personalizzato.

In attesa della sua consulenza, è possibile scoprire, nella guida che abbiamo preparato nelle prossime righe, basata su contenuti scientifici, alcune informazioni importanti, magari anche sorprendenti, su questo salume. Troverai consigli su cosa scegliere quando la si acquista, ma anche specifiche sui suoi effetti su cuore e colesterolo (ricordati che, in ogni caso, per evitare problemi che li riguardano è fondamentale anche l’attività fisica).

Dietro a molti degli alimenti che mettiamo in tavola ogni giorno possono esserci dei segreti e degli aneddoti inaspettati e la mortadella non fa eccezione. Adesso bando alle chiacchiere: ti aspettiamo nelle prossime righe di questa guida dedicata a uno dei salumi simbolo della gastronomia italiana. Cosa aspetti a continuare a leggere?

Piccola storia della mortadella

La mortadella viene spesso chiamata in causa con il nome di “bologna”. A cosa è dovuta questa denominazione? Non tutti lo sanno. L’appellativo è dovuto all’impegno dell‘agronomo Vincenzo Tanara, originario proprio del capoluogo emiliano, dove è venuto a mancare nel 1644 (non è nota la sua data di nascita). A partire da alcuni tagli di carne suina di particolare qualità, diede vita a una delizia gastronomica che avrebbe, di lì a poco, fatto la storia.

Dal XVII secolo facciamo un passo in avanti importante, passando al secolo breve e al suo boom economico, periodo durante il quale il consumo di mortadella si diffuse tantissimo, soprattutto tra le classi popolari. Da quel momento in poi, il salume ha iniziato a rappresentare un fiore all’occhiello della gastronomia italiana, il tutto nonostante diversi luoghi comuni legati alle sue caratteristiche.

Sono sempre state infatti tante le persone che si sono avvicinate alla mortadella timorose di assumere un cibo grasso e di difficile digestione. Come vedremo tra poco entrando nel vivo delle sue proprietà nutrizionali, la situazione, e la cosa, molto probabilmente, sarà per te motivo di sorpresa, non è proprio così.

Peculiarità nutrizionali della mortadella

La mortadella, che fa parte, essendo cotta, dell’elenco dei pochi salumi che si possono mangiare in gravidanza, è caratterizzata dalla presenza di proteine ad alto valore biologico. Ciò vuol dire che sono presenti gli amminoacidi essenziali, tutti e 9. Ricordiamo che importante assumerli attraverso la dieta, dal momento che il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli autonomamente.

Degna di nota è anche la presenza di diversi minerali e altri micronutrienti. In virtù di queste caratteristiche, la mortadella può essere inclusa tra gli alimenti adatti alla dieta di (praticamente) tutti. Tornando un attimo con il focus sul valore proteico, ricordiamo che si tratta di un aspetto positivo anche per un altro motivo.

Grazie a questa caratteristica, la mortadella può essere considerata un alimento ad alta efficacia saziante, con tutti i vantaggi del caso per chi vuole conciliare gusto e attenzione al peso forma. Utile ai fini dell’efficienza del metabolismo cellulare grazie alla presenza di vitamine del gruppo B, la mortadella è altresì nota per la presenza di una buona quantità di acidi grassi insaturi, più salutari di quelli saturi, che troviamo in grandi quantità in altre fonti di proteine come la carne rossa.

Altre proprietà della mortadella

Continuando a parlare delle proprietà della mortadella soffermandoci sempre sui grassi e chiamando in causa l‘acido oleico, che troviamo in quantità importanti nel grasso di questo salume. Le funzioni di questo acido grasso insaturo sono diverse e, tra queste, è possibile citare la capacità di contribuire alla rigenerazione delle membrane cellulari.

Ovviamente la mortadella non deve essere consumata, consiglio che vale per tutti i salumi, in quantità importanti. Il rischio, non dimentichiamolo, quello di aprire la porta a situazioni all’insegna del sovrappeso. Inoltre, trattandosi di carne di maiale, si ha a che fare con un cibo istamino-liberatore, che può rivelarsi rischioso per i soggetti allergici.

Non c’è che dire: la mortadella è davvero un salume dalle proprietà sorprendenti. Oltre a quelle che abbiamo rammentato in queste righe, non si può non citare il contributo dei già menzionati minerali ai fini del miglioramento del sistema immunitario. Sì, vale proprio la pena, salvo controindicazioni mediche, portarla in tavola e gustare un’eccellenza italiana.

Come scegliere la mortadella?

Vediamo ora qualche consiglio pratico per scegliere la mortadella. Forse non tutti sanno che sia la Mortadella Classica, sia quella con i pistacchi, sono frutto di una filiera che vede l’utilizzo di carne di maiale di alta qualità, dalla spalla fino a una parte della gola, impiegando altresì parti del prosciutto note come rifiniture.

Il disciplinare, inoltre, non prevede l’utilizzo di coloranti e conservanti. Ecco perché, nel momento in cui si compra la mortadella in Italia, si ha la certezza assoluta di acquistare un prodotto di qualità. Per ulteriori sicurezze in merito, si può optare per i prodotti di piccoli salumifici, mettendo da parte le multinazionali.

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