Peggiori marche di cioccolato: ecco quali evitare al supermercato

Come scegliere il cioccolato? Al netto dei gusti che possono essere soddisfatti dalle varianti di gusto e dalla presenza o meno importante di cacao, il cioccolato che possiamo trovare al supermercato può confondere per varietà e globalmente apparirci tutto uguale. Ma prevedibilmente non è assolutamente così, anzi possiamo distinguere quello “buono” da quello da evitare.

La scelta ricade tradizionalmente sui prodotti dalla qualità maggiore anche se il rapporto qualità / prezzo non è identico per tutti. Imparare a distinguere il prodotto genuino o comunque “migliore” rispetto a tanti altri può anche garantirci una buona risposta per la salute. Il cioccolato di qualità infatti non è affatto poco salutare.

Naturalmente al supermercato risulta difficile ottenere una risposta in ambito di prodotto davvero elevata, ma come evidenziato esistono piccole strategie ed abitudini che possono sensibilmente aiutarci per la scelta finale, indifferentemente da ciò che stiamo effettivamente cercando nei termini di cioccolato fondente, al latte o anche bianco, che è l’unica che non contiene effettivamente cacao.

La “forza” del cioccolato

Fin dalla “scoperta” degli Europei, intorno al 1500, il cioccolato, derivante dal prodotto della pianta del cacao, nativa delle Americhe è divenuto un prodotto di enorme successo ma la sua pianta non può essere coltivata ovunque, richiedendo specifici climi e tipologie di terreno. Le civiltà precolombiane come gli Aztechi consideravano il cacao un alimento molto “nobile” per ceti elevati.

La parola cioccolato fa venire in mente immediatamente e spontamente la forma “fisica” quindi rigida, ad esempio in pezzi o nelle tavolette confezionate al supermercato. Da diversi anni la scelta tra le stesse varianti è aumentata esponenzialmente. Per questo è facile confondersi, a cosa prestare particolare attenzione nella spesa quotidiana?

Ogni prodotto deve presentarsi rispettoso di una specifica normativa che è smile in tutta l’Unione Europea. Generalmente gli ingredienti principali per parlare di un prodotto “degno” di chiamarsi cioccolato, ovvero il cacao ed il burro di cacao, che è un elemento estratto direttamente dai semi della pianta e serve a dare una sostanza ed un contenuto di origine grassoso.

Cosa contiene

Per legge quindi ciò che troviamo nei supermercati deve avere almeno il 35 per cento di cacao e poco meno del 20 per cento di burro di cacao. Nel caso del fondente invece la quantità minima di cacao deve essere del 43 per cento. Quello al latte deve essere più equilibrato tra le parti, almeno il 25 per cento di sostanze derivanti dal latte e la stessa quantità deve corrispondere al cacao.

Il cioccolato bianco è l’unico che non contiene cacao vero e proprio ma burro di cacao, che come detto è una sostanza costituente al grasso della pianta, un ammontare di zucchero e latte o prodotti legati al contesto in questione, ossia latticini. Dovendo scegliere il cioccolato migliore per la salute conviene sempre puntare su quello dalla maggior dose di cacao possibile, che è generalmente il fondente.

Attenzione all’etichetta: come ingrediente principale deve risultare come contenuto più cospicuo proprio il cacao. Uno di buona qualità dovrebbe contenere almeno il 60 % di contenuto totale, poi è bene controllare la presenza dei grassi vegetali che sono concessi ma non dovrebbero essere eccessivamente presenti (per legge devono restare sotto la soglia del 5 per cento del peso totale.

Gli effetti del cioccolato “buono”

Il cacao è un forte antiossidante, ed il cioccolato specie quello quantomeno poco “carico” di zuccheri (che sono comunque presenti praticamente sempre anche per le varietà molto “pure”) può essere considerato anche un alimento potenzialmente utile se consumato in piccole quantità, giornalmente parlando per via delle varie proprietà che effettivamente possiede

Infatti sono presenti nel cacao vari elementi come potassio, magnesio ed anche calcio che hanno un ottimo impatto positivo per il sistema immunitario, ed i polifenoli che hanno una capacità di protezione del cuore, inoltre riducono la pressione arteriosa in modo importante se il cacao viene consumato nelle giuste quantità giornaliere consigliate.

Generalmente si consiglia un apporto massimo di circa 40 grammi al giorno di cioccolato, meglio ancora se fondente. Possono essere presenti alcuni emulsionanti totalmente legali e tendenzialmente innocui come ad esempio la lectina che fa anche da legante tra i vari ingredienti. Se possiamo però, scegliamo prodotti dalla lista degli ingredienti più corta possibile.

Esiste il cacao puro al 100 %?

Come detto non esiste al supermercato il cioccolato senza zucchero e puro solo di cacao al 100 %, in quanto durante la produzione che prevede anche la tostatura e la cottura ad alte temperature le varie parti vanno unicamente legate tra di loro e questo è possibile con la presenza di zuccheri o altri elementi parallelamente efficaci.

Possiamo introdurre il cioccolato giornalmente magari provando ad optare per varianti più cariche di cacao e meno di burro di cacao e zuccheri. Tuttavia se il nostro deve essere una sorta di “sacrificio” che ci preclude il piacere conviene optare per la variante che semplicemente ci aggrada maggiormente, che è comunque qualcosa di “gestibile” dall’organismo nelle giuste quantità.

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