Peggiori marche di tè: scopri quali evitare al supermercato

Quando pensiamo ad una bevanda calda e rilassante che possa farci stare bene e che ci permetta di infonderci un po’ di calore anche nelle giornate più fredde, una delle prime a venirci alla mente è proprio il . Parliamo infatti di un’antica miscela che risulta essere diffusa da tempo e che è un punto di riferimento per molte culture del mondo.

Oggigiorno sono davvero tante le coltivazioni che si prefiggono di portare a termine questo tipo di prodotto e ovviamente ne esistono diverse varietà al fine di appagare i gusti di ognuno di noi. Sicuramente la scelta della quale possiamo disporre è molto ampia, ma questo non significa che tutto quello che andremo ad acquistare potrà rivelarsi valido.

Esistono infatti alcune tipologie di tè che possono essere definite tutto fuorché salutari, poiché si differenziano per la presenza di fattori e caratteristiche che vanno un po’ a peccare circa la qualità del prodotto. Ecco, dunque, che cosa sapere su questa bevanda, sulle sue caratteristiche e quali tipologie di prodotto evitare quando ci si reca al supermercato.

Alla scoperta del tè

Quando parliamo di facciamo riferimento a una bevanda molto antica che è nata in Cina e si è poi diffusa in Oriente, diventando però un grande classico come culture come quella inglese. Quando si dice prendere un tè, infatti, non si allude solamente alla bevanda che andremo ad ingerire, ma proprio ad un momento di condivisione con persone care in totale relax.

Questa preparazione, che risulta essere molto calda, vede la raccolta di alcune foglie che prima di essere utilizzate devono appassire e poi essere lavorate al fine di poter offrire delle componenti che derivano da un processo di fermentazione davvero particolare. Tra le tante tipologie delle quali possiamo disporre citiamo quello classico, quello nero, quello verde e quello che, invece, risulta essere tipico di determinate culture come il tè oolong.

All’interno di questa bevanda troviamo delle sostanze davvero molto benefiche come ad esempio carboidrati, proteine, fibre, sali minerali, e oligoelementi, tutte sostanze che fanno molto bene all’organismo e che riescono a sciogliersi benissimo dell’acqua in maniera da essere assimilate con successo. Ovviamente però è presente anche la teina che è in parte eccitante e proprio per questo non bisogna fondare con le dosi.

Quali benefici derivano dal consumo del tè?

Molti dottori ed esperti del settore raccomandano l’assunzione di tè sempre senza esagerare e limitando il consumo alle dosi massime consentite. Questo perché sono davvero tanti i benefici che possono derivare dall’assunzione di questa sostanza ed è importante non farsi mancare certi accorgimenti per stare bene e godere di buona salute.

Chi beve il tè con frequenza, infatti, introduce nel proprio corpo sostanze antiossidanti in grado di contrastare i danni cellulari e intervenire sul processo di invecchiamento del corpo. Nel tè poi si trovano delle sostanze che sono in grado di combattere germi e batteri e che proprio per questo motivo potrebbero farci ammalare meno.

Che dire poi della possibilità di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e prevenire alcune forme di tumore che, a quanto pare, possono essere contenute laddove si facesse un uso regolare di questo prodotto. Questi sono solo i benefici più diffusi del tè, ma ce ne sono tanti altri ancora, come la possibilità di esercitare un’azione antinfiammatoria e garantire la massima protezione del sistema nervoso.

Che cosa comporta un consumo smodato di tè?

Molto spesso quando parliamo di sostanze che creano dipendenza facciamo riferimento anche al in quanto questa bevanda contiene un principio attivo che risponde al nome di teina ed è proprio questa che potrebbe comportare qualche problematica laddove assunta in quantità maggiori rispetto al necessario. Per quale motivo si verifica questo?

La teina è infatti una sostanza che innesca un circolo vizioso e proprio come la caffeina non crea solamente dipendenza, ma fa sì che l’organismo sia sottoposto ad uno stato costante di eccitazione che potrebbe innescare in un primo momento una grande quantità di energia e successivamente nervosismo. La sostanza non è quindi blanda e come tale dev’essere rispettata.

Al giorno d’oggi è possibile optare per delle varianti di tè che non contengono la teina oppure che contengono questa sostanza ma in dosi molto più basse rispetto a quello che siamo portati ad assumere nella variante tradizionale. Nei casi peggiori, infatti, potrebbero verificarsi condizioni come insonnia, tremore e disturbi che colpiscono il fisico ma anche la mente.

Quale tè risulta essere il peggiore al supermercato?

Anche se il è una bevanda che fa davvero bene alla salute, è importante sapere che non tutte le proposte che ci vengono riservate al supermercato sono di buona qualità ed è proprio per questo motivo che bisogna essere consapevoli dei propri acquisti prima ancora di portarli a termine e renderle definitivi.

Purtroppo esistono delle tipologie di tè che non risultano essere sicure, in quanto contengono una grande quantità di pesticidi ed è proprio per questa ragione che dobbiamo evitare quelli che contengono nei loro ingredienti principali sostanze come il glifosato. È poi importante verificare tutta la parte posteriore della confezione, in quanto è proprio qui che entreremo in possesso delle caratteristiche del prodotto. Non dobbiamo mai acquistare un tè che abbia una data di scadenza troppo lunga e che non presenti dettagli piuttosto consistenti circa la qualità delle materie prime e l‘area di coltivazione.

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