Il termine biscotti secchi è oramai sdoganato anche dalle marche di prodotti industriali di natura dolciaria, come elemento di genuinità in quanto configura una forma di semplificazione di questi biscotti che possono dare impulsivamente l’idea di essere più sani e quindi meno problematici per la nostra salute. Non tutti però sono esattamente così, importante è sceglierli con attenzione, specialmente per chi soffre di problematiche al cuore e colesterolo.
I biscotti secchi non sono tutti uguali, molto spesso pur avendo almeno in teoria una serie di ingredienti numericamente inferiori ad altre varianti, non sono per forza adatti ad una dieta con poche calorie e che mal tollera zuccheri artificiali aggiunti. Proviamo ad esaminare quali sono quelli davvero più adatti ad ogni forma di regime alimentare.
Biscotti secchi: identikit
Il biscotto secco è un richiamo al passato, anche se quasi sempre si utilizza questa parola per definire quelli senza il burro, anche se esistono delle eccezioni. Rientra in questo gruppo il tipico biscotto piatto, non farcito ma mediamente croccante e friabile che “tiene bene” l’inzuppo nel latte o in altre bevande, come ad esempio possono essere i frollini.
Nel valutare i biscotti secchi vengono tenuti in considerazione in media due elementi ossia i tipi di agenti dolcificanti ma anche i grassi. Questi sono portati dagli elementi come gli oli, durante la cottura mentre i dolcificanti possono essere quelli naturali come lo zucchero o anche agenti edulcoranti che sono spesso presenti in sigle e numeri specifici.
Quali scegliere
Non esiste il biscotto sano, cioè che può essere consumato ma allo stesso modo è difficile trovarne uno che fa male anche se assunto in piccole quantità. In generale conviene gettare uno sguardo sugli elementi che sono mediamente più a rischio, come i grassi saturi ed i già citati zuccheri ma anche la differenziazione degli oli impiegati.
- Spesso l’olio di palma è stato definito come nocivo ma non è meno dannoso, in quantità eccessive rispetto ad altre varianti come quello di girasole
- Scegliere i biscotti con un apporto di zuccheri chiaramente ridotto rispetto ad altri, anche se è meglio propendere per lo zucchero piuttosto che per i dolcificanti non ben chiarificati dalla confezione
Può essere una buona idea optare anche saltuariamente per i biscotti secchi ricchi di fibre o concepiti con farina integrale, in questo caso sono proprio le fibre ad essere utili perchè permettono di essere maggiormente sazianti, a parità di peso, rispetto a quelli “normali”, inoltre sono sempre le fibre a garantire una risposta alla glicemia alta migliore.
Chi ha problemi al cuore può consumare biscotti, naturalmente deve farlo in maniera più accorta, anche perchè in questi elementi (naturalmente, non solo nei biscotti) sono presenti elementi che in quantità eccessive ed in una dieta non bilanciata influenzano molto anche l’ambito del colesterolo: in quantità eccessive infatti possono portare questo grasso ad accumularsi all’interno delle arterie.