In tempi antichi, il denaro contante, sottoforma di banconote e monete, ha rappresentato la principale forma per effettuare pagamenti di ogni genere. Prima dell’avvento della banconota, il mezzo di scambio era rappresentato dal baratto o, in alcuni casi, dal sale. Il sale, in altre parole, è stato per secoli il denaro dell’antichità!
Al giorno d’oggi sembrerebbe registrarsi un’inversione di tendenza rispetto al passato. Ovvero, l’impiego di denaro contante sembrerebbe essere sempre meno impiegato come mezzo di pagamento, essendo man a mano sostituito da pagamenti elettronici che prevedono l’impiego di carte di debito, carte di credito o altri mezzi finanziari come i bonifici bancari.
Nei paragrafi successivi nel presente articolo, verrà approfondita la questione riguardante l’impiego e le caratteristiche delle banconote. Inoltre, saranno date maggiori informazioni sulla possibilità che le banconote hanno di essere tolte dal commercio. Proseguendo con la lettura, quindi, potrai acquisire maggiori informazioni su questo aspetto importante, che riguarda tutti noi!
Le banconote: cosa sono?
Le banconote possono essere definiti come dei mezzi finanziari che possono essere impiegati per effettuare dei pagamenti. Esse sono prodotte ed emesse dalla banca centrale del paese o dall’autorità monetaria di riferimento e, al momento dell’ingresso nel commercio, assumono un vero e proprio valore legale, potendo essere utilizzate per transazioni economiche di vario tipo.
Le banconote, insieme alle monete, costituiscono, in altre parole, la valuta di una nazione e la forma di denaro cosiddetto “contante”. Questo si distingue dalle altre tipologie di transazioni finanziarie, come il pagamento con carte di vario tipo o per mezzo di bonifici bancari, in cui non si ha scambio diretto di denaro contante.
Le banconote definite fuoricorso sono particolari tipologie di banconote che sono state ritirate dalla banca centrale che le ha precedentemente emesse, facendo perdere loro il proprio valore legale e impendendo, quindi, di poterle utilizzare per lo scopo primario per cui sono state prodotte: l’effettuazione di pagamenti di vario tipo .
Gli utilizzi delle banconote
Le banconote, fin dall’antichità, sono state un utile mezzo per favorire il commercio e hanno rappresentando un grande passo avanti rispetto al baratto, utilizzato come forma di scambio commerciale per secoli, o ad altre tipologie di pagamento impiegate nei secoli passati, come il sale. Di seguito sono elencati alcuni degli utilizzi delle banconote.
In primis, l’effettuazione di acquisti di vario tipo, soprattutto nei negozi fisici. Inoltre, le banconote possono essere impiegate come mezzo di pagamento sicuro nei casi in cui non possano essere effettuati pagamenti elettronici o digitali. L’impiego di banconote appartenenti a valute particolarmente stabili, come il dollaro americano e l’Euro, sono impiegati anche in paesi diversi da quelli di emissione.
Le banconote possono essere impiegate in maniera facile da chiunque ne sia in possesso. Sicuramente, il pagamento diretto ne rappresenta la modalità più comune e intuitiva. Questo consiste nell’acquisto di beni o servizi per cui, in cambio, si cede il relativo valore monetario mediante denaro contante, a cui segue il rilascio di una ricevuta che attesta l’avvenuto acquisto.
Le banconote ritirate: alcuni dettagli
Come già accennato nei paragrafi precedenti, è possibile che si verifichi una situazione in cui alcuni tagli di banconote, alcune monete o intere valute vengano ritirate dalla banca centrale che le ha precedentemente emesse, facendo perdere loro il proprio valore legale, e rendendole “fuori corso”. Le ragioni alla base di ciò?
Eccole. Il ritiro delle banconote potrebbe essere dovuto all’emissione di una o più nuove serie, solitamente che presentano delle caratteristiche di sicurezza migliorate. In alcuni casi, invece, le banconote vengono ritirate a seguito di fenomeni di svalutazione, come in caso forte inflazione, o cambiamenti economico, quali cambi di valuta .
Un caso del genere è quello che ha visto protagonisti i paesi appartenenti all’Unione Europea nell’anno 2002: durante il corso di tale anno, ogni paese aderente alla nascita della nuova Unione Europea, ha effettuato il ritiro completo della propria valuta per essere sostituita dall’Euro, nuova moneta corrente comune a tutti questi paesi.
In conclusione…
Solitamente, al momento del ritiro di una banconota, questa non perde subito il proprio valore. La banca centrale, infatti, predispone un periodo di tempo ritenuto sufficiente per poter effettuare gli opportuni cambi presso gli istituti bancari. Questo potrebbe valere anche nel caso in cui una banconota sia stata ritirata recentemente.
Per sapere se una banconota che è stata ritirata in una certa data, ad esempio il 15 di settembre, possa essere ancora utilizzata per effettuare pagamenti presso i negozi fisici, potrebbe essere consigliabile dare un’occhiata ai comunicati ufficiali presenti sulle pagine web della banca centrale di riferimento o richiedere chiarimenti presso la propria filiale bancaria.