Le monete ritirate diventano naturalmente molto più rare da cercare per tutti gli appassionati ma anche semplici e comuni cittadini. Nel corso del tempo sono diverse le emissioni che sono via via meno frequentemente impiegate, cosa che è stata osservata naturalmente anche durante la lunga storia della lira italiana, terminata nel 2002.
Anche in contesti recenti però la valuta, in questo caso l’euro, cambia anche l’intero tipo di abitudine. Le monete ritirate dell’euro infatti sono state già diverse, anche se magari non tutte sono ricordate allo stesso modo. Diverse fonti hanno evidenziato che dallo scorso settembre una specifica moneta è stata ritirata. Ma quanto c’è di vero?
La situazione monetaria
Diversi sono stati i casi di monete ritirati anche in tempi antichi, questo può essere dovuto per diverse motivazioni, eccessiva somiglianza con altri esemplari, condizione che quindi fa confondere gli utilizzatori ma anche errori di fondo oppure di conio ma anche generalmente una scarsa risposta del successo da parte del pubblico.
La notizia di una dismissione di una moneta riguarda i centesimi di euro, nello specifico quelli di scarso valore, ovvero quelle da 1 e 2 nello specifico. La notizia in realtà non riguarda specificatamente l’Italia ma altre nazioni europee, che hanno deciso di ridurre la produzione o addirittura, come nel caso del nostro paese, è già avvenuto da diversi anni.
Monete fuori corso?
Le monete da 1 e 2 centesimi di euro infatti non sono più coniate da oltre 10 anni: la scelta è stata presa definitivamente dal 2013 attraverso una modifica del disegno di legge che indica proprio la facoltà lecita da parte degli utilizzatori di denaro di non utilizzare le emissioni da 1 e 2 centesimi di euro ma provvedere per un arrotondamento per eccesso o difetto.
- Tuttavia questo non significa che le monete in questione non hanno valore, sono infatti perfettamente compatibili con la circolazione di denaro tradizionale
- Anche perchè la struttura stessa dell’euro porta le varie nazioni ad avere denaro compatibile
Le monete da 1 e 2 centesimi di euro seppur “fastidiose” per molti e quindi praticamente sparite dalla circolazione da anni, in Italia non hanno perso valore e di fatto non perderanno valore anche se è difficile convincere un eventuale quanto potenziale acquirente a sviluppare un interesse nei loro confronti. Tuttavia le monete in questione mantengono una validità assoluta.
Per questo motivo definire una moneta fuori produzione non implica il suo mancato utilizzo o la validità, come detto, anche perchè nel caso delle emissioni da 1 e 2 centesimi di euro si tratta di valute che trovano produzione ancora oggi in molte altre nazioni europee, anche se a noi italiani può sembrarci strano.