Quando parliamo di banconote, facciamo riferimento a una carta moneta che è soggetta spesso a mutazioni di forma e di compattezza del materiale, per cui risente in modo capillare e sensibile delle trasformazioni che sono legate alla sua composizione. E nonostante si tratta di una carta specifica, è pur sempre vero che alla fine dei conti non si può dare per scontato che non si danneggi con il passare del tempo.
La carta è molto resistente: si tratta di una carta fatta di fibre di puro cotone, quindi resistente sì, ma non possiamo comunque considerarle indistruttibili. Sono resistenti è vero al passaggio da mano in mano, ma l’usura e il tempo tendono a mettere a repentaglio la loro durata e la loro incredibile resistenza.
Può quindi capitare di trovare sulla superficie della banconota qualche taglio, qualche pezzo mancante, qualche forma di danneggiamento vario. Tutti motivi per cui le banconote possono essere ritirate dalla circolazione, per lasciare spazio a quelle nuove, integre e sicuramente anche più valide dal punto di vista legale. Ecco come funziona la questione.
Come mai una banconota viene ritirata?
Le Banche centrali hanno un potere senza dubbio ampio e determinante quando si parla di monete (o banconote come nel nostro caso). E tutto dipende anche dalle politiche che governano le stesse banche, perché ogni singola valuta possiede un tempo di vita piuttosto limitato, in relazione anche al fatto che il continuo utilizzo e il passaggio di mano in mano può alla lunga essere un fattore deleterio.
Ma il più delle volte si tratta di considerare soprattutto che le banconote non sono per niente durevoli, e si rovinano per via della loro maggiore fragilità rispetto al metallo con cui vengono realizzate le monete. Per questo c’è un continuo e costante riciclaggio di banconote, che vede il ritiro delle vecchie serie per lasciare campo a quelle nuove.
A ciò unisci anche che le banconote possono essere ritirate anche per una questione di tipo legale, cioè perché appartengono a una valuta ormai dismessa, e le monete e le banconote in circolazione possono essere ancora utilizzabili per un tempo limitato, che di solito non supera l’anno, in modo tale da dare a tutti la possibilità di disfarsene.
Parliamo delle banconote del dollaro
Tanto in Italia, quanto in tutto il resto del mondo, il ritiro prima e la dismissione dopo di una banconota tendono a significare che questa finirà per diventare un possibile oggetto di ricerca e di interesse da parte di chi si mostra particolarmente appassionato di numismatica. Pertanto con il tempo acquisiscono sempre più valore.
E’ il caso ad esempio del dollaro. Tra le tante banconote che affollano lo scenario americano, ce ne sono alcune che hanno un valore davvero riccamente sorprendente e che può lasciare pensare a quanto sia importante dare spazio al collezionismo. Ad esempio, le vecchie versioni da 100 dollari con il ritratto di Benjamin Franklin senza la grande striscia blu di sicurezza, rilasciate prima del 2013, potrebbe oggi essere rifiutate per i pagamenti, perché spesso sono soggette a contraffazione.
Insieme a queste un richiamo fortissimo al ritiro è legato alle banconote che hanno tagli tra i 500 e i 1.000 dollari, che sono banconote ormai non più riconosciute dal sistema bancario statunitense, perché la loro produzione è stata interrotta per via definitiva proprio nel 1969, il che significa che ormai sono troppo vecchie per essere compatibili con il nostro sistema economico.
Come sapere se una banconota è ancora in corso di validità?
Oggi, per conoscere la validità di una banconota non richiede chissà quale tipo di conoscenze preliminari, e il valore lo puoi stabilire direttamente da solo servendoti di tutte le informazioni che riesci a reperire in modo autonomo sul web. Tuttavia, è necessario fare attenzione a tutti i dettagli che cerchi e potrebbero essere davvero importanti ai fini della tua ricerca.
Considera anche puoi verificare se la banconota che possiedi è valida andando sul sito direttamente della Federal Reserve o della Banca Centrale del tuo paese di residenza, anche perché così avrai modo di entrare a conoscenza di un dettaglio specifico, ovvero delle politiche di accettazione delle vecchie serie di dollari: potrebbe infatti verificarsi che, sebbene la banconota sia ancora effettivamente valida legalmente, sia comunque rifiutata per motivi pratici, legati alla sicurezza e all’accettazione internazionale.
Quindi, se hai vecchie banconote, per essere sicuri che sia tratti di pezzi ancora validi, farei affidamento a tutto quello che può essere il consulto con esperti di numismatica, che sapranno darti tutte le informazioni necessarie al fine di sapere come muoverti in questo mondo per lo più sconosciuto e con le regole in costante mutamento, necessario per adattarsi al tempo e alle cose che si evolvono.
I dollari in banconote oggi
Sappiamo quanto sia indispensabile riuscire ad avere contezza sulle caratteristiche delle banconote che appartengono al dollaro, soprattutto per noi europei che magari ci accingiamo a fare un viaggio in America e non sappiamo quali siano le novità sotto questo profilo. Il tutto sempre per la nostra sicurezza, con l’obiettivo però di preservare anche l’economia statutitense.
Se sei solito viaggiare e lo fai spesso in America, il consiglio è di rimanere costantemente informato, in modo tale da sapere ogni dettaglio sui cambiamenti e su ciò che riguarda in particolar modo il mondo delle banconote che è in costante evoluzione e cambiamento, in base alle necessità di innovazione che si considerano necessarie oggi giorno.