Hai le 10 Lire con la spiga? Ecco quanto possono valere oggi

Ti è capitato di scovare, per puro caso, in un baule in soffitta o in un mobile in cantina, una o più banconote o monete appartententi al vecchio conio? Allora prosegui la lettura in quanto potresti avere in mano un piccolo tesoro. In effetti, oltre a rappresentare una parte dell’Italia che fu, la Lira attualmente è diventata oggetto da collezione.

Il fatto che le Lire possano essere interessanti oggetti di scambio in ambito collezionistico, le rende delle potenziali fonti di guadagno. In effetti, secondo la numismatica, ovvero l’ambito di studio di banconote e monete, alcuni esemplari potrebbero valere una piccola fortuna in base a determinate caratteristiche che vedremo nei paragrafi successivi.

La numismatica e il valore delle vecchie Lire

Le vecchie Lire hanno attualmente perso il loro valore iniziale, quello di scambio, e hanno acquisito un nuovo valore di mercato come oggetti da collezione. Il valore attuale di mercato è molto variabile, per cui una stessa tipologia di banconota o moneta può valere pochi spiccioli oppure migliaia di euro, a seconda di alcune caratteristiche.

In particolare, le caratteristiche che fanno variare il prezzo di un esemplare di Lira sono la quantità emessa, la rarità, la presenza di errori di conio, lo stato di conservazione e così via. Con queste premesse, andiamo a focalizzare l’attenzione, in particolare, sulle 10 Lire che presentano una spiga raffigurata e cerchiamo di scoprirne il valore.

Le 10 lire con la spiga, quanto valgono?

Le 10 Lire con la spiga sono una moneta che è circolata in Italia a partire dal 1951, fino al 2002, anno in cui le Lire sono state soppiantate dall’euro. Essa si presenta di forma circolare ed è formata da una lega di alluminio e magnesio. Su una delle facce è rappresentata, appunto, una spiga di grano affiancata dalla scritta “10L”. Altre caratteristiche sono:

  • sul retro è presente la raffigurazione di un aratro
  • lungo il bordo della faccia tergale si trova la scritta “REPVBBLICA ITALIANA”
  • il bordo è liscio

Il valore di questa particolare tipologia di moneta, come già accennato nei paragrafi precedenti, varia in base alla quantità di esemplari coniati e alla eventuale presenza di errori di conio e di fior di conio, nonché dallo stato in cui verte. In particolare, si oscillerebbe tra valori di circa 0,50€ per gli esemplari più comuni, fino a circa 150€ per esemplari rari, in fior di conio e perfettamente conservati.

In conclusione, la Lira è stata la moneta italiana, in circolazione a partire dal 1861 fino al 2002. Soltanto in tempi più recenti, nel 1951 è stata coniata per la prima volta la moneta da 10 Lire con una spiga di grano raffigurata sulla faccia frontale. Questa, in base all’anno di emissione, alla rarità e allo stato di conservazione, potrebbe assumere valori di pochi centesimi fino a centinaia di euro.

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