Il Canone Rai “cambia ancora” almeno nel suo prezzo, aggiornato per il 2025 con un novità non propriamente ben accolta da parte della cittadinanza che già non ha dimostrato grande tolleranza per quella che è una forma di tassa molto discussa ma anche sempre confermata nel tessuto sociale italiano. Quale è il prezzo aggiornato che quasi tutti pagheremo per il 2025?
Si tratta in realtà di un ritorno al recente passato in quanto dopo tanti tira a molla tra le varie parti dell’attuale esecutivo, che poco prima della fine dello scorso anno si è ufficialmente esposto in merito, provando a modificare l’attuale tipo di importo, anche secondo alcuni, per una questione elettorale quindi di popolarità proprio perchè in Canone Rai non viene ben visto da praticamente nessuno.
Tassazione televisiva
L’attuale formula infatti è stata modificata in modo importante nel 2016: l’allora governo in carica di Matteo Renzi come presidente del Consiglio decise infatti di modificarne l’apparato rateizzandolo ed applicandolo alla fatturazione della bolletta della luce, così da essere più difficile da “evadere” nel pagamento, rispetto al vecchio procedimento da anni attivato.
Infatti il problema principale è stato da sempre quello di “portare” gli italiani a pagare naturalmente questa tassa che in molti casi non viene neanche considerata tale da parecchi cittadini. Il termine stesso “Canone” non è infatti calzante, essendo una imposta vera e propria, quindi obbligatoria per la cittadinanza (sono previsti dei casi di esenzione che però vanno rinnovati ogni anno).
Nuovo prezzo?
Quanto pagheremo quest’anno? A dispetto di vari rumors e proclami potenziali l’importo totale tornerà ad essere pari a 90 euro annui, esattamente come è stato dalla nuova configurazione del Canone televisivo dal 2016 fino al 2023. Nel 2024 infatti in via eccezionale infatti la tassa televisiva è stata ridotta a 70 euro, con un netto taglio di 20 euro.
- Taglio che però non è stato confermato da alcun tipo di disegno di legge
- Condizione che ha provocato qualche attrito nella maggioranza che alla fine in legge di bilancio
Tuttavia la formula è, come detto, rimasta sostanzialmente la stessa ovvero un Canone Rateizzato impostato in rate da 9 euro l’una per 10 mesi, il tutto per l’appunto da gennaio ad ottobre, condizione che resta ad oggi la più efficace per lo stato anche se non rappresenta la migliore per la maggior parte dei cittadini italiani che hanno da sempre manifestato contro questa imposta.
Imposta che resta però indispensabile in quanto permette non solo di finanziare il servizio pubblico ma è a sua volta singolarmente tassata dallo stato quindi ha una doppia forma di utilità. Nonostante questo, e nonostante l’attuale formulazione il Canone Rai viene pagato regolarmente solo da circa il 30 % dei cittadini italiani, numeri comunque più elevati rispetto al passato.